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L’importanza del riciclo

Qualche giorno fa ero alle prese con il sistemare il mio studio. Sebbene io lo definisca piccolo so per certo che non lo è, e che mai sarà abbastanza grande da contenere in un posto solo tutti i materiali, prototipi, e oggetti che aspettano di essere sistemati o trasformati. Ormai riciclare non soltanto nata da una mia passione ma diventa sempre più parte integrante del mio progetto: rimettere in circolo il maggior numero di oggetti e materiali di scarto con il fine di renderli nuovamente utili anche se in una veste nuova. Vivere con soddisfazione del proprio lavoro è un obbiettivo ambizioso soprattutto se parte dei propri servizi riguarda la trasformazione di oggetti e materiali considerati da buttare.

Mentre catalogavo e riorganizzavo mentalmente i progetti in ordine di priorità mi sono rivista come una delle protagoniste di quei programmi dove il disordine regna sovrano in case stracolme di oggetti. E circondata da ogni genere di materiale e oggetti ho capito in quel momento che avrei potuto farne parte anche io di una puntata. Così con un lavoro certosino ho catalogato tutto, ho scelto cosa tenere e l’ordine è tornato a regnare nello studio… e no mi dispiace Marie Kondo, non cantare vittoria perché ma quasi tutto ciò che ho scartato ha trovato posto altrove sparso in vari punti strategici in casa in attesa che sia il loro turno. Perché ogni oggetto che varca il mio studio ha già superato la mia selezione ed è in attesa del suo turno di trasformazione.

Potrei raccontarvi di come sia facile creare con materiali nuovi, costosi ma io ho scelto di creare e trasformare oggetti e materiali che hanno una storia e come in tutte le storie le cose non vanno mai lisce. Vero? Però quanto è bello raccontare di aver affrontato e superato un momento difficile anche se si tratta di dover recuperare quel vecchio scrittoio…

Ecco perché vorrei condividere alcuni dei motivi secondo me riciclare è tra le cose più belle che esistano.

Riciclare fa risparmiare. E’ una delle cose che facilmente verrebbe da pensare e scusate se è poco. Ma vi invito a non considerare solo l’aspetto economico (sacrosanto) di quando lo avete acquistato ma anche al suo impatto per l’ambiente, alla quantità di materie e energie che sono state utilizzate per far arrivare quel materiale o oggetto nella nostra casa. E poi tutte vorremmo evitare di far trasportare in Paesi poveri tutto ciò che noi non riteniamo giusto neanche dargli una seconda occasione e di delegare ad altri l’eventuale macero se non trovano un utilizzo.

Riciclare insegna. Ogni volta che ho dovuto smontare o disfare un oggetto ho sempre imparato qualcosa di nuovo. Recuperare i vari pezzi che compongono un vecchio e malconcio oggetto da riciclare non soltanto mi da modo di capire come sono fatte le cose e come funzionano ma mi permette di conoscere i dettagli. Anche dai dettagli più piccoli e insignificanti contribuiscono a dare il giusto valore economico per quella cura e dedizione.

Si impara sempre da ogni riciclo anche il più banale. Anche quando si vuole recuperare della lana da un vecchio maglione per riusarla poi per altri progetti. Il riciclo mi permette di capire come vengono eseguiti i punti dei capi che preferisco per poi riutilizzarli per altri progetti futuri.

Riciclare ti fa capire l’importanza delle cose con le quali decidiamo di circondarci. Perché ogni oggetto che scegliamo non solo ha un costo economico ma ha anche un costo  in termini di tempo che dedichiamo per potercelo permettere e per mantenerlo. Quindi scegliere consapevolmente solo le cose che ci fanno stare bene o che ci facilitano la vita è importante tanto come il godersi il qui e ora. Poco importa a mio parere se decidiamo di vivere in una casa minimal o siamo collezioniste sfrenate: I am sorry, Marie Kondo. Si può vivere altrettanto felicemente anche con qualche oggetto in più o con un pò di disordine se gli oggetti con i quali ci circondiamo parlano di noi e ci rispecchiano. 

Riciclare ti permette di essere creative. Ogni volta che ho iniziato un progetto di trasformazione di un oggetto da riciclare ho spesso trovato degli imprevisti che mi hanno dato l’occasione di mettermi alla prova e di portare a termine il progetto trovando delle soluzioni alternative. Ogni trasformazione non soltanto è unica e irripetibile ma è sempre fonte di orgoglio non soltanto per mostrarla ma per raccontare la storia della sua origine e trasformazione. Storie che spesso viaggiano di persona in persona fino a raggiungere luoghi lontani raccontare di noi attraverso la trasformazione di un oggetto che fino poco tempo prima era rinchiuso in uno scantinato o rischiava di finire in discarica.

Riciclare fa sentire bene perché la consapevolezza di averne tratto giovamento e di avere rimesso in circolo reinventandolo senza sprecare risorse è davvero un toccasana per il portafoglio sicuramente ma soprattutto per l’umore e la stima che si ha di se. E cosa non da sottovalutare è che consciamente o meno solo la sua presenza in casa ce lo ricorderà rafforzando quella sensazione di orgoglio. Perché inutile negare che la nostra casa parla di noi anche se è stata arredata da altre.

Date tempo alla vostra casa e svelerà tutto di te, che lo vogliate o no. Quindi tanto vale mostrarci per quello che siamo nella nostra versione migliore circondate solo da tutto ciò che ci è utile, che ci facilita la vita e che ci faccia stare bene tra le mura di casa nostra. Per ricevere ispirazioni e vedere il dietro le quinte dei miei progetti vi invito a iscrivervi alla mia Newsletter che trovate qui sotto. Se poi volete il mio aiuto per trasformare oggetti o materiali vi invito a scrivermi una mail a info@antonellacrisci.com

A presto,

Antonella

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