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Antonella Crisci | Un'italiana in Svezia
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L’arte svedese di mettere in ordine

14 Settembre 2020 by Antonella Crisci 8 commenti

Sistemare la propria vita per alleggerire quella degli altri. Un libro di Margareta Magnusson sul döstädning (pulizia in seguito alla morte), che consiste nel fare letteralmente pulizia degli oggetti accumulati durante l’arco della vita, prima che di questo compito gravoso debba occuparsi qualcun altro al posto nostro in seguito la nostra morte.

Margareta ci rassicura già dal sottotitolo che non si tratterà di una storia triste ma un processo consigliato a qualsiasi età che consiste nel non avere più cose di quelle che sono realmente necessarie o che puoi usare, ci aiuta anche a goderci una casa più organizzata, con meno spazzatura. Inoltre, ci regala tempo libero.

Sono stata attratta da una recensione che definivano il libro scritto con “umorismo e leggerezza scandinavi, insegna ai lettori ad abbracciare questo minimalismo…”

Umorismo e leggerezza scandinavi. Due grandi sconosciuti per me anche a distanza di anni qui. Io che ancora mi ostinavo a guardare programmi svedesi definiti comici senza riuscire a strapparmi un sorrido. Cosa poteva esserci in questo misterioso libro che io dopo ben 10 anni qui in Svezia non avevo ancora capito? Sono andata in biblioteca e su un ripiano tra tanti libri molti internazionali tradotti in svedese c’era proprio lui in una versione tascabile.

I disegni sulla copertina mi hanno fatto venire subito in mente Pettson och Findus. Dovete sapere per chi non li conosce che Pettson e Findus sono i protagonisti di una serie di libri per bambini scritti e illustrati dall’autore svedese Sven Nordqvist. I libri raffigurano un vecchio contadino e il suo gatto Findus che vivono in una piccola fattoria sgangherata in campagna. La particolarità di questi libri è la quantità smodata di particolari raffigurate nelle illustrazioni, tanto da sembrare a volte eccessiva. Io li adoro e potrei stare ore a guardarli e notare sempre nuovi dettagli.

L’idea, magari inconscia di rievocarli, su un libro che parla di “alleggerire la propria vita” l’ho trovato fantastico. O forse sono io che ho troppa fantasia nel rivedere in copertina una somiglianza con Pettsson e un Findus trasformato in cane. Si potrebbe essere. Ma torniamo al libro.

Alcune considerazioni secondo lei:

  • l’importanza di riuscire a parlare con naturalezza della morte. Intraprendere questo percorso di pulizia per avere il tempo di ricordare e rivivere i ricordi legati a quell’oggetto prima che si decida se tenerlo o se liberarsene. Secondo Margareta con il tempo e l’età si predilige trascorrere più tempo in casa e per questo che ci si dovrebbe circondare solo di oggetti che siano un nostro riflesso. Pianificare e comunicare a chi si vorrà lasciare uno specifico oggetto può evitare tensioni future. Vendere un oggetto dei suoi genitori per evitare litigi tra i suoi 5 figli ed evitare di perdere tempo prezioso a discutere è stata secondo lei la giusta decisione per non lasciare questo fardello a loro.
  • Incominciare ad occuparsi dei seminterrati  e sgabuzzini dove generalmente si conservano oggetti pensando che rimarranno li momentaneamente ma che spesso ci rimangono in modo permanente. Quando si inizierà questo processo ci si imbatterà probabilmente in oggetti dati per dispersi o dimenticati. A questo punto bisognerebbe porsi la domanda sul perché dovrebbe occuparsene qualcun altro se non sono oggetti importanti neanche per noi. Indicare con carta e penna ciò che decidiamo di conservare nelle scatole o nei ripostigli.
  • Invitare nipoti o conoscenti che potrebbero essere interessati ad alcuni oggetti di cui ci si vuole liberare. Raccontare sempre qualche aneddoto o info sull’oggetto ciò aiuta a lascialo andare.
  • Annotare tutto su carta e penna. Ciò aiuta te a tenere conto dei tuoi progressi, ai tuoi cari delle tue volontà e a facilitare e velocizzare la pulizia.

Il capitolo dedicato ai vedovi è stata una scoperta. in un paese in cui la parità dei diritti esiste davvero e le donne sono emancipate da anni sentirsi dire nel 2020 anche se il libro è stato pubblicato nel 2017 da una donna tra gli ottanta e 100 anni (così dichiara lei, anche se io so la sua vera età) di affrettarsi a trovare una nuova compagna che si occupi di lavare e stirare e risparmiare loro dalla minaccia della carestia. Mi è sembrato vagamente famigliare…Ma non eravamo noi italiani i mammoni, cosa per cui spesso siamo citati all’estero?

Dopo il suo trasferimento in una casa più piccola e senza il giardino si è convinta che sia più facile godersi il giardino di altri che doverlo gestire da soli, avendone uno condominiale, attrezzato da poter condividere.

Margareta sostiene di essersi rammaricata di non aver iniziato questo processo di sistemazione degli oggetti prima della morte di suo marito. Lei pensa che se lo avesse fatto insieme a lui sarebbe stato divertente ricordare e gioire insieme. Quando si è più giovani si tende a pensare di essere eterni ma con il senno di poi ha riconsiderato l’idea di fare queste pulizie da sola. Probabilmente con il marito ci avrebbe messo più tempo. Lui come la maggior parte degli uomini era restio a lasciar andare le cose perché “prima o poi sarebbero stasi utili”.

Ricordarsi infine che:

I tuoi cari vogliono ereditare delle cose da te. Ma non tutte le cose.

Sacrosanta verità.

Ho visto intere vite cancellate in pochi giorni, o portate in discarica. Non so dirvi se per il poco o il troppo dolore. Non sta a me giudicare ma vedere un’intera vita buttata in un container in discarica, seppur di sconosciuti, è uno dei ricordi più dolorosi che ho vissuto qui. Tra tanti effetti personali, abbandonati avrei voluto salvare almeno qualche libro o almeno una foto ancora nella sua cornice. Ho provato una morsa allo stomaco nel vederli li tra i rifiuti. Ma che diritto ne avevo io? Nessuno.

Dopo aver letto piacevolmente questo libro credo che proseguirò la lettura con altri libri che ho preso nella stessa sezione in biblioteca. Vi terrò aggiornati. 

A presto,

Antonella

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Archiviato in:Lifestyle Contrassegnato con:casa, consigli e suggerimenti, decluttering e riordine, Stile di vita svedese

Antonella CrisciCucino da quando ne ho memoria sempre alla ricerca della ricetta perfetta. Col tempo sono diventata muratore, falegname, restauratrice, imbianchina e boscaiola un pò per necessità ma diventate poi delle vere passioni. Sono una multi appassionata con mille idee nel vano tentativo di crearsi una vita semplice e sostenibile. Racconto progetti, successi e fallimenti (si, anche quelli) della mia vita da italiana in Svezia. Così al profumo del pane appena sfornato si è mescolato all'aroma dei trucioli di legno dei miei lavori di bricolage... La mia storia

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. AvatarSilviaOGadmin

    14 Settembre 2020 alle 10:11

    Un punto di vista davvero particolare trattato con razionalità che tra l’altro può tornarmi utile in questo periodo e comunque utile sempre come dici anche tu all’inizio può servire a vivere più organizzati e con più facilità.

    Rispondi
    • Antonella CrisciAntonella Crisci

      14 Settembre 2020 alle 14:23

      Esatto hai colto il punto: vivere con più facilità. : )

      Rispondi
  2. Avatarstremamma

    14 Settembre 2020 alle 13:15

    Il post che ci voleva per una come me…con la casa ingombra e un disordine spaziale intorno. Il punto di vista dell’autrice è sicuramente interessante…eppure ogni volta che mia mamma prpone di svuotare il garage temporeggio…e finisce che trovo un anedotto per ogni cianfrusaglia. In ogni caso, un punto di vista da tenere a mente!

    Rispondi
    • Antonella CrisciAntonella Crisci

      14 Settembre 2020 alle 14:25

      Non preoccuparti: sei in buona compagnia! Tutto sta nel trovare un proprio equilibrio.

      Rispondi
  3. AvatarPatty_unanimainviaggio

    14 Settembre 2020 alle 14:01

    Un tema che mi interessa e mi attira sempre. Sento una spinta dentro, come una necessità a far pulizia e a lasciare andare ma è sempre più forte quella a trattenere. Sento di essere un’accumulatrice seriale e mi sento bene quando riesco a liberarmi di qualcosa, che significa più spazio. posto per altro, nuovo. Invece resto intasata dal vecchiume, forse parte di un’ identità, che non riesco a lasciare andare completamente, un sacco lasciato lì perché magari c’e qualcosa che può servire, e sono certa non corrisponda solo ad oggetti che non voglio buttare. Chiudere porte e smettere di pensare a quel che può servire rispetto a quel che ci fa meglio non è facile ma sicuramente è sano..chissà quando e se mai imparerò!

    Rispondi
    • Antonella CrisciAntonella Crisci

      14 Settembre 2020 alle 14:31

      Si tratta di un percorso che non tutti sentono il bisogno di intraprendere ed ognuno lo fa seguendo i propri tempi.

      Rispondi
      • AvatarGiuseppina

        14 Settembre 2020 alle 15:18

        Davvero originale questo post che aiuta a liberarsi dagli inutili legami che ci tengono avvinti agli oggetti in una sorta di morbosa identificazione!

        Rispondi
  4. AvatarEleonora

    14 Settembre 2020 alle 19:08

    Articolo davvero interessante! La casa e l’ordine fanno parte di noi, rispecchiano una nostra parte e ci influenzano moltissimo. Pertanto credo che faccia sempre bene migliorare il proprio approccio nei confronti degli oggetti della nostra casa e se necessario lasciare anche andare…

    Rispondi

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Profumo di cardamomo e cannella che sanno di Paesi Profumo di cardamomo e cannella che sanno di Paesi nordici in cui ho scelto di vivere. 🇸🇪

Ricette semplici fatte in casa... da impastare il tardo pomeriggio (anche se qui in Svezia fa presto buio) e da infornare senza fretta la sera.

Nient'altro di più per iniziare la giornata con un dolcetto che racconta la semplicità, l'amore e la bontà delle cose fatte a fatte a mano.

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Quest'anno ho scelto di avvicinarmi ancora di più Quest'anno ho scelto di avvicinarmi ancora di più verso la semplicità. 

Un lungo cammino intrapreso anni fa iniziato con il mio trasferimento qui in Svezia in una vecchia scuola nel bosco.

Un concerto di semplicità molto personale che consiste nel cercare di semplificare la vita in ogni aspetto, di lasciar andare il superfluo e di godermi appieno tutto ciò che mi fa star bene: iniziando dalle mie preziose porcellane riservando un spazio settimanale nella vettinetta nella mia nuova cucina da utilizzare a rotazione. 

Ho deciso di non aspettare più a concedermi dei momenti speciali ma rendere ogni giorno speciale con i miei servizi in limonges e le mie mille passioni vissute tra calcinacci e trucioli di legno. 

E voi come renderete ogni giorno speciale? 

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"La semplicità non è una cosa semplice" Charlie "La semplicità non è una cosa semplice"
Charlie Chaplin

In queste ultime settimane mi sono fermata a pensare a questo 2021 e quali aspettative potessi avere. 

Mi sono interrogata su che tipo di  vita volessi vivere scoprendo sempre più l'esigenza di liberarmi del superfluo in ogni sua forma senza più aspettare.

"Ogni giorno può essere un nuovo inizio". Questo è il titolo del mio primo post sul blog per quest'anno. Trovate il link in bio. 

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#simplelife
Questi sono giorni speciali in cui trascorrere tut Questi sono giorni speciali in cui trascorrere tutti insieme il tempo di queste feste.

Sono giorni dedicati alle decorazioni natalizie, alla preparazione di vari dolcetti e alla realizzazione di qualche lavoro creativo... altrimenti sai che noia.⚒️

Perché io mi diverto di più a liberarmi della vecchia vasca da bagno anche se bisogna farla slittare giù dalle scale ed evitare di non fare danni... ognuno è stanco ma felice a modo suo. 🙃

#antonellacrisci #sweden #anitalianinsweden
E sono due giorni che vago in giardino, come se st E sono due giorni che vago in giardino, come se stessi cercando il pezzo di legno giusto.

In realtà sono io che sono imbranata come tutte le esperte alle prime armi quando si cimentano in qualcosa di nuovo. È normale anche se a tratti è stancante e snervante e decidi di molare tutto ma poi ritorni a al bancone a rintagliare. Ma con tutta la legna di quercia in giardino potrei farmi scappare l'occasione di provare a farmi una ciotola?? 

Esatto. 🤞

Anche se mi costasse rintagliare ogni singolo pezzo di legno voglio provarci continuare a provarci nonostante già diversi fallimenti.

Prevedo trucioli di legno ovunque. 🙃

#antonellacrisci #anitalianinsweden #svezia
Devo creare costantemente per mantenere il buonumo Devo creare costantemente per mantenere il buonumore.😊
C'è una certa quantità di piacere da tutte queste cose.

Cose semplici con le quali mi piace circondarmi e portare semplicità, bellezza e il mio tocco personale a casa: il luogo in cui amo vivere e creare.🏡

Posso trovare un pezzo di legno e riusarlo...una, due...infinite volte. Non a caso nella foto potete vedere i miei amati taglieri e in lontananza l'attaccapanni e la panca tutti oggetti realizzati da me con con legno di recupero. 

Nel post di oggi nel mio sito antonellacrisci.com vi suggerisco alcune idee creative da regalare a Natale e un augurio di liberare la fantasia.

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Giornate sempre più corte e sempre più buie. A Giornate sempre più corte e sempre più buie. 

A illuminare le nostre case 🇸🇪 avvolte nell'oscurità timide luci soffuse e candele homemade.

Candele facili e sostenibili create con solo scarti di cera avanzati che potete leggere nel mio ultimo post di questa mattina su antonellacrisci.com

Un altro modo di fare decluttering  e ridare vita in modo semplice e sostenibile.

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