“Non può piovere per sempre” citava una frase dal film de “Il corvo”. Una frase che mi sono ripetuta nella mia mente tante volte in questi giorni.
“Non può piovere per sempre” perché le cose non possono sempre andare male e quando si è in quella situazione bisogna cercare di guardare le cose belle. O almeno provarci. E io ci ho provato tante volte in questi 14 anni. Motivo principale per cui iniziò la mia avventura qui in Svezia e il mio blog.
Strana la vita. Tutto è iniziato quando mia figlia nacque e io nonostante quel periodo orribile capii che lei era l’unica cosa bella. E le cose belle vanno coltivate e così dopo 12 mesi e 1 settimana arrivò il suo fratellino.
Gli anni sono passati lenti faticosi e nella mia anima continuava sempre a piovere ma l’unico scopo per me e mio marito era di concentrarci sui nostri bambini, le persone più importanti, anche a nostro discapito. E come ogni genitore fa cerca ho soffocato e nascosto il dolore cercando di andare avanti.
“Non può piovere per sempre” mi ripetevo in questi giorni in cui qui in Svezia non fa altro che piovere, ma piovere sul serio. E questa mattina abbiamo avuto la conferma con un segno tangibile che tutto si sta risolvendo davvero questa volta e che la verità era sempre come l’avevamo raccontata e dimostrata noi in un Paese che tende spesso a perdersi nella burocrazia. E a volte proprio per questo motivo alcuni se ne approfittano.
La rabbia di essere stati noi la vittima, rimbalzati da una mentalità e un sistema bieco ha lasciato posto a un gran senso di tristezza per quello che sarebbe stato e la consapevolezza di quanto io oggi sia diversa dalla me di 14 anni fa. E che l’unico conforto è che era come dicevano noi. Magra consolazione. Per molti anni mi sono sentita come il vecchio pescatore nel “il vecchio e il mare” in cui tutti ci dicevano ma chi te lo fa fare. E io ogni volta rispondevo per la possibilità di vivere una realtà che ci stavamo creando fino a che qualcuno deliberatamente ha deciso di ostacolarci.
Se prima ad ogni compleanno di mia figlia mentre lei soffiava sulle candeline della torta di compleanno io contavo gli anni della disputa che poteva essere risolta davvero in poche settimane questa sera potrò finalmente mettere un punto e dire è “solo” durata 14 anni.
E mentre scrivo di getto queste parole che ai può sembrare più uno sproloquio come lo sono stati altri post scritti in momenti difficili della mia vita e che ho voluto lasciarne traccia sul mio blog. E questo era degno di nota.
In questa ennesima uggiosa giornata di pioggia non posso fare a meno di pensare cha stanno piovendo tutte le mie lacrime di rabbia, dolore e di sentirsi sole pur sapendo di aver ragione degli ultimi 14 anni per poi lasciare il posto al sole. Questa sera oltre al ricordo per il compleanno di mia figlia mi ricorderò anche che davvero “non può piovere per sempre” e nonostante tutto bisogna cercare di trovare il buono e il bello intorno a noi.
E io è quello che cerco di fare da anni quando riciclo oggetti che per alcuni non hanno uno scopo per dargli una nuova opportunità e ricordarmi che ciò che per molti sono ostacoli per altri sono occasioni di rinascita attraverso una trasformazione.
A presto,
Antonella
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