Un velo di insofferenza caratterizza le mie giornate. Capita anche a voi?
Se anche voi lo provate, la cosa mi rassicura. Mi rassicura di non essere la sola che non vede l’ora di un barlume di primavera… probabilmente in Italia le temperature saranno più gradevoli. Io nel frattempo fantastico a quando potrò, non dico mettermi in maniche corte ma per lo meno, non usare la giacca invernale perché qui ancora nevica. So che avete provato un brivido di freddo leggendo lungo la schiena leggendo queste parole ma io la mattina appena sveglia lo provo sul serio. Desolazione a parte, siamo ad aprile e anche se fuori non è ancora adatto a trafficare in giardino, le giornate si sono notevolmente allungate e così anche le cose da fare.
Ultimamente le cose per molti aspetti sono cambiate e io mi sono ritrovata a dover riprogettare i miei prossimi mesi proprio sul più bello. Dopo mesi di taglia, cuci, disfa e ricuci mi ritrovo nella impossibilità per cause esterne di non poter dare alla luce alcuni dei miei progetti più cari.
Da qui il mio sgomento che si è trasformato a tratti anche a incazz ( perché quando ci vuole ci vuole) per poi sprofondare nella desolazione.
Non so voi come reagite nei momenti di difficoltà ma io ho bisogno di sfogarmi fisicamente fino allo sfinimento e poi crogiolarmi in una valle di lacrime fino a quando puff… una scintilla che diventa una fiammella che da origine a una o più idee.
Non sono qui a proporvi i miei prodotti perché sono riuscita a risolvere i problemi ma come ho capito a volte se non si riesce a prendere di petto le difficoltà non c’è nulla di male se gli si aggira. E intanto che le cose migliorino ( speriamo ) posso procedere in altri modi per altri sentieri.
Ecco se un blog sulla vita semplice e sostenibile deve avere un senso e un messaggio io ancora una volta sono qui per incoraggiarvi a riciclare e a riciclarvi tante volte. Poi il tempo per offrirvi le mie creazioni arriverà, state serene ma nel frattempo visto che in queste giornate innevate l’intensità della luce è tale da invogliarmi a continuare la mia attività più che di organizzazione di riorganizzazione a casa. Ormai dopo mesi mi sento decisamente più alleggerita a non avere tutti quelli oggetti stipati ma di averli riorganizzati o reinventati in una nuova veste da potermeli finalmente godere appieno. Perché è questo che servono gli oggetti vero? servono solo per aiutarci nella quotidianità o per rievocare un ricordo se poi sono realizzati da noi tanto meglio.
Una delle cose bella di questo atipico diario sono i vostri messaggi di risposta che non solo mi allietano ma che sono occasione per conoscere alcune di voi che ancora non ho avuto modo di conoscere anche perché con poche di voi mi seguono veramente da molti anni, ovvero da quando decisi di venire in Svezia nel 2010 e di aprire il blog.
Una delle domande più frequenti che mi fate è: no, non perché ho deciso di vivere in Svezia (perché la trovate qui) ma la seconda. Ovvero: come fai a fare tutto da sola?
Beh, ne approfitto qui visto che è una domanda che mi fate spessissimo per email e quindi ne approfitto per condividerla con tutte. Primo: non sono wonder woman! Anche se mi piacerebbe molto.
Scherzi a parte chi mi conosce sa che da quando vivo in Svezia sono impegnata in molte cose contemporaneamente ma considerate che molte delle attività che svolgo mi piacciono e le altre…
Beh! trovo il lato buono delle cose. Un es.? Non è che impazzisca per rifocillare la caldai a legna ogni giorno ma mi considero fortunata di avere l’occasione di accendere la mia stufetta e di poter utilizzarla per prepararmi un tè e infornare dei biscotti. Non male, vero?
Siamo circondate da consigli e dal voler adottare uno stile di vita in voga, un pò come lo Slow living degli ultimi anni che ci bombarda con i ritmi lenti ma dobbiamo chiederci:
«Mi piace? Mi rispecchia?» ma soprattutto «E’ sostenibile con mio stile di vita odierno?»
Rispondendo a queste semplici domande vi sarete date già una risposta. Io personalmente non potrei, sai che noia, anche se ho deciso di adottare un atteggiamento slow nella riorganizzazione della casa. Se seguissi le guru del settore dovrei fare mucchi di oggetti da dover poi riorganizzare. Già e nel frattempo che vivi la tua vita frenetica io di quel mucchio potrei farci un falò, e non scherzo! Se poi ci aggiungete che io voglio sempre riciclare… ci siamo capite. Per chi vuole approfondire trova alcuni dei miei consigli e suggerimenti che ho nel tempo adottato qui. Sistemare con un approccio calmo e senza fretta (strano detto da me) suddividendo la gestione della casa in tanti piccoli step allunga sicuramente i tempi, è vero, ma non complica il resto della vostra vita. E questo spesso è ciò che fa la differenza tra lo scegliere di rimandare il problema o di intraprendere questo viaggio, perché di viaggio di tratta, è quanto sia sostenibile il cambiamento con la nostra quotidianità.
E tu sei pronta a iniziare questo viaggio per raggiungere una vita più semplice e sostenibile per te?
Se la risposta è si, una strada per raggiungerla si trova sempre.
E in compagnia le cose sono ancora più emozionanti, non trovate?
A presto,
Antonella
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