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Il mio inizio in Svezia: un viaggio di cambiamento e scoperta.

Avete presente quell’amica che sembra avere sempre tutto sotto controllo, impeccabile in ogni situazione e con un’aria di chi ha capito tutto della vita? Ecco, non sono mai stata io quella persona.
Fino al 2010, ero vista da molti come una giovane donna ordinaria, come tante altre. Forse lo sono ancora un po’, ma non è più la caratteristica che mi definisce maggiormente, come mi dicono coloro che mi hanno conosciuta o rincontrata dopo il mio trasferimento in Svezia.
Ma come sono finita in Svezia, vi chiederete?
La risposta è complicata e, no, non è stato per un vichingo, anche se questa è la seconda domanda che mi fanno subito dopo la prima.
È stata una questione di avventura. Fin da piccola, sognavo un futuro multiculturale per i miei figli e volevo mettermi alla prova in un nuovo modo. Queste risposte sono tutte vere, anche se nessuna riesce a spiegare completamente il motivo. E, onestamente, non so se mai troverò una spiegazione chiara, perché ho smesso di cercarla.
Ricordate il proverbio di Albert Einstein, “Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”?
Ecco, è proprio quello che ho deciso di fare, a modo mio, per uscire da un periodo difficile e complicato. Quando ho pensato all’ultima volta in cui mi sentivo serena, mi è tornata in mente la leggerezza e la spensieratezza di un viaggio in Svezia, e da lì è nata l’idea di considerare un cambiamento.
Iniziò così un lungo periodo di riflessione e valutazione. Sì, proprio quella lista dei pro e dei contro, mentre le stagioni passavano…
Quando ho visto per la prima volta la vecchia scuola nel bosco, ho capito subito che volevo, più di ogni altra cosa, viverci con la mia famiglia. Un colpo di fulmine? Assolutamente sì!
Definirla semplicemente “scuola” sarebbe riduttivo. Io amo chiamarla “La Signora Rossa”, un titolo che merita rispetto, proprio come si deve a ogni signora. Per una casa costruita nel 1905, questo rispetto è ancora più dovuto; è una vera maestra di vita.
Oggi, sono quella che sono anche grazie a questa avventura. Vivere in un posto più tradizionale in Svezia, come in centro città, mi avrebbe forse distratta dalle novità culturali, senza darmi il tempo di concentrarmi su di me. Ma la Signora Rossa mi ha accolto, spronato e fortificato ogni giorno e mi ha permesso di spiccare il volo arrivando al Little Cottage. Altra casa altra storia.
Questo è ciò che racconto dall’agosto del 2010, quando sono arrivata in Svezia con sogni, aspettative, dubbi e molte, molte valigie. Condivido tutto anche nella Newsletter che trovate il modulo per iscriversi in fondo alla pagina, in modo più riservato ma sempre spontaneo.

La scuola nel bosco …

Vivere in una vecchia casa …

Lo sapevi che …

Le esperienze vissute e raccontate nella vecchia scuola nel bosco stanno prendendo una nuova forma, pronte a trasformarsi in qualcosa di speciale. È un progetto in lavorazione, che raccoglie i ricordi, le storie e le emozioni che hanno segnato questo percorso. Non vedo l’ora di condividerlo con voi!
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