È strano scrivere il mio primo post dopo il restyling del sito. I nuovi inizi sono sempre un’avventura, come trovare il proprio posto in una festa dove tutti sembrano già divisi in gruppetti. E ora eccomi qui, davanti a uno schermo bianco, pronta ad aprire un nuovo capitolo, come una protagonista di romanzo che si lancia in una nuova trama con un pizzico di di apprensione e una buona dose di speranza.
Mentre cerco di dare un senso alla casa, stendo il bucato e passo al setaccio la purea di amarene raccolte ieri sotto la pioggia, il cielo grigio fa da scenografia perfetta al mio umore. Sistemo il mollettone, raccogliendo i capelli in quella che è ormai una divisa invisibile: “Ehi, sono in modalità lavoro!” Poco importa se il lavoro consiste nel combattere il disordine casalingo.
Sospiro, non tanto per la monotonia della routine, quanto per quella sensazione di insoddisfazione che mi perseguita da mesi, come un’ombra silenziosa.
Avete mai avvertito quel vuoto sottile, quel desiderio indefinito di qualcosa di nuovo, di diverso? Io sì, e non potevo ignorarlo più a lungo.
Alcune settimane fa ho deciso di rivoluzionare il mio sito, un pensiero che mi ronzava in testa da tempo, ma per cui non trovavo mai il coraggio o il tempo. Gli ultimi mesi sono stati molto impegnativi sotto molti punti di vista. Speravo che con l’arrivo del mio compleanno, un compleanno importante, la sensazione migliorasse. Un compleanno di quelli che si dice possano portare a profondi cambiamenti di prospettiva. Ma cosa sarà mai? pensavo e invece.
Scrivo un blog dall’estate del 2010 e, sì, solo scrivere quel numero fa impressione. Ho iniziato raccontando del mio trasferimento in Svezia, condividendo le mie avventure. Tuttavia, dopo tanti anni, sentivo il bisogno di mettere un punto e ripartire verso nuovi orizzonti, verso una nuova evoluzione.
Il mio sito web (e la mia attività) è una creatura in perenne metamorfosi. Ogni volta che cambio direzione nella mia carriera, il mio sito si trasforma come un camaleonte. Negli ultimi mesi, la mia attività ha preso una piega diversa, ritornando gradualmente a quelle passioni che coltivavo prima della mia avventura grafica: l’arte del vivere casalingo con creatività, la cucina sostenibile (perché noi expat sappiamo quanto sia difficile) e i progetti fai-da-te. Queste cose fanno parte di me e mi mancavano terribilmente.
E così, è arrivato il momento di un altro restyling del sito web. Ecco perché, per chi mi ha seguito in questi anni, il nuovo sito potrebbe sembrare un po’ disorientante all’inizio. Ma don’t worry, l’atmosfera sarà la stessa, solo con una veste nuova. Certo, ho archiviato tutti i vecchi post, ma non preoccupatevi, non sono finiti nell’oblio. Al contrario, ogni singolo post mi ha aiutato a trovare quel fil rouge che cercavo da tempo e che, per qualche strano motivo, non riuscivo a vedere. È stato come avere tanti tasselli di un puzzle e non riuscire a comporlo.
Mi è bastato allontanarmi dai rumori del mondo esterno, immergermi nel silenzio e nella riflessione, per riuscire finalmente a vederlo chiaramente.
È strano perché era sempre lì, proprio sotto il mio naso. Era il motivo per cui avevo deciso di aprire il blog, per cui avevo iniziato a condividere i lavori di ristrutturazione, le mie ricette italiane adattate ai lunghi e interminabili inverni svedesi, i progetti di fai da te e i miei tentativi di recuperare materiali e trasformare oggetti troppo cari a livello affettivo per lasciarli andare.
Erano le storie di trasformazione che raccontavo a spingermi a condividerle e che mi motivano ancora oggi a farlo. E ora sono pronta a mostrarle come si deve, nel loro splendore.
Storie in viaggio: storie di evoluzioni e trasformazioni di oggetti, materiali e persone.
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